Seconda tappa per la mostra sulla collezione Giustiniani. Dopo essere stata allestita a
Roma (da gennaio a maggio del 2001) nel palazzo un tempo di proprietà del marchese
Vincenzo, la rassegna che ha proposto unantologia dei pezzi che componevano la
prestigiosa raccolta romana è giunta a Berlino.
Lasciata lantica casa, la collezione è ritornata, quindi, nella sua più recente
dimora.
Caravaggio in Prussia (questo il titolo della mostra che a Roma si chiamava
"Caravaggio e i Giustiniani") ha proposto infatti, dal 15 giugno al 9 settembre
2001, circa 70 opere nella patria di Federico Guglielmo III, il re di Prussia, che dopo il
1815 comprò dal mercante parigino Fereol Bonnemaison tutto quanto in suo possesso della
collezione Giustiniani: 157 tele, comprese diverse opere del Caravaggio e dei suoi
allievi.
Curata, come a Roma, da Silvia Danesi Squarzina, la rassegna ha proposto opere provenienti
da Berlino e Potsdam, ma anche dall'Italia, da San Pietroburgo, Vienna e Londra, oltre che
dagli Stati Uniti.
I quadri sono per lo più gli stessi della mostra allestita a Roma in Palazzo Giustiniani,
ma con qualche novità: ad esempio, Il Vascello degli Argonauti di Ercole de Roberti
(Ferrara) e San Carlo Borromeo di Giovanni Lanfranco (Parma).
Lesposizione si è tenuta nell'Altes Museum (vecchio museo), che venne ultimato nel
1830 da Friedrich Schinkel per ospitare, tra laltro, le 157 opere della collezione
dei fratelli Giustiniani (la raccolta, allestita dal cardinale Benedetto e dal marchese
Vincenzo, contava originariamente 600 quadri e 1.800 sculture).
"La Gemaeldegalerie torna con questa mostra alle sue origini", ha detto il
direttore generale dei Musei Statali di Berlino, Peter-Klaus Schuster. Federico Guglielmo
ha avuto la lungimiranza di comprare "solo intere collezioni non quadri
singoli".
Il progetto "GIOVE" sulla Collezione Giustiniani