R.G. Bibbia II 94 sigs. A iv verso - A v recto orient07 AH.08
Nato a Genova nel 1470, Pantaleone Giustiniani, entrò nei domenicani a 14 anni, prendendo il nome di Agostino, contro la volontà dei suoi genitori che avevano altri progetti per lui unico figlio.
I genitori volevano che il loro figlio perpetuasse la gloriosa tradizione ereditata dai Giustiniani nella storia della Città Stato (suo padre fu ambasciatore a Milano nel 1475 e suo nonno Andriolo governatore di Chios). Appassionato di lingue antiche ed orientali, ferrato di geografia ed abile scrittore, percorse tutta l'Europa insegnando presso i conventi domenicani.
La fama delle sue conoscenze arrivò fino a Roma. Così, un suo parente, l'influente Cardinale Bandinelli, lo nominò Vescovo di Nebbio nel 1514.
Accorto teologo, poliglotta Agostino Giustiniani preferì accettare la cattedra di arabo ed ebraico offerta dal Re Francesco I a Parigi dove restò cinque anni. Delegò i suoi poteri come si usava in Europa all'epoca ad uomini d'affari. In quel periodo visitò l'Inghilterra e imparò l'aramaico.
Qui scrisse nel 1516 lo "psalterium" (una raccolta di salmi) dedicato al papa Leo X in latino, greco, ebraico, aramaico ed arabo. Possiamo dire la prima "bibbia" (seppur parziale) poliglotta della storia.
Originalmente fu intesa come componente di un'edizione multilingue di intera bibbia, ma il progetto fu limitato dal limitato successo commerciale dell'opera più indirizzata agli studiosi che ad un vasto pubblico. Il libro infatti fu molto richiesto fra gli orientalisti e i biblici anche nei secoli successivi.
Nel 1521, Agostino Giustiniani si ritirò nella sua diocesi in Corsica. Grande umanista, si affezionò ai suoi abitanti poveri ma laboriosi. Ascoltò le loro lamentele, i loro bisogni, le loro richieste. Destinò una parte dell'entrate della sua diocesi ai bisognosi. Ingrandì la cattedrale di Nebbio a Saint-Florent dimenticata fino ad allora dai suoi predecessori. Fece edificare un palazzo episcopale e una casa per i preti circondata da un giardino. Tra il 1526 ed il 1530, scrisse una minuziosa descrizione dell'isola nel "Dialogo nominato Corsica".
Agostino Giustiniani muore nel 1536 per un naufragio tra l'isola di Capraia e la Corsica all'età di 66 anni.
Una copia della Bibbia Giustiniani, come è anche conosciuta questa opera, è raccolta tra le antiche Bibbie ebraiche conservate nella Biblioteca Berio di Genova.
Agostino Giustiniani la regalò alla Repubblica Genovese, fu trafugata da Napoleone ma nel 1848 un Brignole Sale riuscì
a riportarla a Genova.
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