LA GALLERIA GIUSTINIANA - PROGETTO DIGITALIZZAZIONE SUPERBA ANTIQUA
(Testo tratto dal sito della
Biblioteca
Universitaria di Genova)
Il progetto Superba antiqua della Biblioteca Universitaria di Genova si propone
di valorizzare le testimonianze del gusto e della cultura antiquaria nel territorio
genovese. Ha come scopo la creazione di un itinerario virtuale che illustri i percorsi
storici dellantiquaria genovese nella cultura libraria, nelle espressioni artistiche
sul territorio (temi iconografici della decorazione architettonica, portali, statue e
busti antichi o allantica) e nel collezionismo. Nellambito di questo progetto
si è proceduto alla digitalizzazione di immagini e parti testuali di alcune opere a
soggetto antichistico-archeologico conservate nella Biblioteca Universitaria di Genova,
con data di edizione compresa fra i secoli XVI e XVII, di cui si consentirà
lutilizzo multimediale attraverso il sito della Biblioteca. Linformatizzazione
di questi esemplari ha anche lo scopo di garantire la tutela e la conservazione di un bene
culturale ad alta deperibilità, quale quello dei libri antichi, e di permettere,
attraverso la successiva messa in rete, la fruizione ad un pubblico più vasto di testi
rari e di non sempre facile reperimento. I criteri di scelta dei testi e delle immagini
digitalizzate sono stati determinati dalle finalità del progetto stesso, pertanto sono
state scelte opere che, pur significative nella storia degli studi archeologici e delle
metodologie, presentano anche attinenza con la cultura antiquaria locale nei secoli
considerati, in particolare con i temi decorativi di gusto antiquario più diffusi nelle
espressioni artistiche genovesi e liguri, e con il collezionismo di manufatti antichi o
allantica. Responsabili del progetto : il progetto è frutto della collaborazione
tra gli insegnamenti di Storia dellArcheologia (Luigina Quartino) e Iconografia
Antica (Alba Bettini) della Sezione di Archeologia del D.AR.FI.CL.ET Francesco Della
CortedellUniversità degli Studi di Genova, Alberta Bedocchi studiosa di
Storia dellArcheologia ed Antiquaria e per la Biblioteca Universitaria di Genova
Oriana Cartaregia e Maria Teresa Sanguineti. La ripresa fotografica e la parte
multimediale sono state realizzate da Raffaella Vancheri con laiuto di Giorgia
Rodino (Conservazione Beni Culturali). La messa in linea è riportata su questo sito, è
curata da Oriana Cartaregia sul sito della Biblioteca Universitaria di Genova.
Sacra Famiglia Vergine Giulio Romano di Cornelis Bloemaert XVII sec. incisa nella Galleria Giustiniana
Galleria Giustiniana del marchese Vincenzo Giustiniani, (Parte prima) - seconda, [Genova, Carlo Losi , 1757 ?]
(Testo tratto dal sito della
Biblioteca
Universitaria di Genova)
Raccolta di incisioni delle sculture più importanti
della collezione di antichità di Vincenzo Giustiniani (Chios 1564-Roma 1637).
Disegni e lastre furono realizzati fra il 1631 e il 1637 da un gruppo
di trentacinque artisti, italiani e stranieri, alcuni dei quali lavorarono nello
stesso palazzo Giustiniani a Roma. Tra i nomi più noti si ricordano Joachim von
Sandrart, François Duquesnoy, Charles Audran, Claude Mellan, Theodor Matham, Cornelis
Bloemaert, François Perrier. Le prima serie di stampe fu impressa dalla bottega di
Giuseppe De Rossi intorno al 1635. Per disposizione di Vincenzo Giustiniani le
matrici della Galleria Giustiniana furono successivamente ereditate dall'albergo
Giustiniani di Genova affinché i ricavi delle tirature fossero investiti in Monti
camerali inalienabili, a beneficio dei membri bisognosi dell'albergo. I rami giunsero a
Genova in data imprecisata, fra il 1638 e il 1678, ma la nuova impressione vide la luce
solo nel 1757 a cura di Carlo Losi e probabilmente non fu seguita da altre edizioni.
Dimenticate fra le carte d'archivio della famiglia Giustiniani e a lungo ritenute
disperse, 280 lastre incise della Galleria sono state individuate nel 1983
dalla Soprintendenza Archivistica della Liguria. Restaurati a cura dell'Istituto Nazionale
per la Grafica di Roma, il 25 marzo 2010 i rami sono tornati a Genova custoditi dall'Accademia Ligustica di Belle arti, antica istituzione di cui tra l’altro nel 1773 fu «principe» proprio Luca Giustiniani, grazie anche all’intervento dei Lions club genovesi Santa Caterina, Capo Santa Chiara e Alta Valpolcevera.
Il 28 ottobre 2010 il convegno:
Il progetto Superba Antiqua e il ritorno a Genova delle Matrici della Galleria Giustiniana
ha presentato al grande pubblico di Genova le matrici restaurate, oltre ad offrire
la possibilità di comprendere meglio i processi della pratica
incisoria dell'Accademia Ligustica nell’ambito della quale è tutt’ora
attiva una prestigiosa Scuola di Incisione di antica tradizione e
presso la quale è conservata un’importante raccolta cartacea
costituita da circa 4.000 fogli comprendenti xilografie, incisioni
a bulino e all’acquaforte, tecniche miste e litografie databili dal XVI al XX secolo custodita nei depositi per ragioni conservative,
ma disposizione degli studiosi e di quanti ne facciano richiesta.
Le incisioni della Galleria, sono riunite in due tomi e distinte per soggetto e tipologia di scultura. Il
primo tomo contiene statue di divinità, eroi e viri illustres; il secondo busti
o ritratti, teste ideali, erme di filosofi e divinità, rilievi, sarcofagi e are. Le
incisioni comprendono anche alcuni ritratti dei membri della famiglia, una serie di
vedute delle proprietà Giustiniani e otto riproduzioni di dipinti con soggetto di
Madonne.
Le tavole con le sculture antiche sono prive di didascalie identificative. La riproduzione
non tiene conto del supporto, specialmente per i rilievi, né dello stato originale dei
reperti, rappresentati sempre in condizione di restauro.
Gli stretti rapporti che il marchese Vincenzo Giustiniani mantenne con la patria di
origine (fu ascritto alla nobiltà di Genova nel 1577 ed ebbe per moglie la genovese
Eugenia, figlia di Gio Battista Spinola principe di Vergagni e di Porzia Centurione), il
ruolo, ereditato dal padre, di banchiere e mediatore finanziario fra gli investitori
genovesi e la Curia romana, il prestigio paradigmatico della sua collezione di antichità
avvalorano l'importanza della Galleria Giustiniana in relazione
alla cultura antiquaria e al collezionismo genovese del XVII secolo. Non sembra da
trascurare che fra gli artisti che lavorarono alla Galleria Giustiniana
vi fu anche il disegnatore genovese Giovanni Andrea Podestà (Genova 1608-post 1674),
allievo di Giovan Battista Paggi e Domenico Fiasella. E' interessante ricordare che
il suocero di Vincenzo, Gio Battista Spinola, fu il committente di uno dei prestigiosi
palazzi di Strada Nuova (Palazzo Doria), decorato con sculture antiche e
all'antica.
Per queste motivazioni si è ritenuto opportuno inserire nella sezione digitale del
progetto Superba antiqua questo esemplare della Galleria Giustiniana,
entrato di recente nelle raccolte della Biblioteca Universitaria di Genova in sostituzione
della copia scomparsa nella seconda metà del XIX secolo, già segnata nel Catalogo del
1785-1787 (Bibliothecae Universitatis Genuensis Catalogus secundum Auctorum cognomina
ordine alphabetico dispositus - 1785-1787).
Le matrici della Galleria Giustiniana, storia di un lascito di Alfonso Assini
NOTA
Nell'Indice (Parte I-II) la colonna 'SOGGETTO' indica le
didascalie desunte dalle fonti seicentesche e dalla soggettazione manoscritta
sull'esemplare presso la Biblioteca Alessandrina, rielaborate nella 'Tavola di
concordanza', in G. Fusconi (a cura di), I Giustiniani e l'Antico,
Catalogo della Mostra. Genova, Museo dell'Accademia Ligustica di Belle Arti, 15 giugno -
28 luglio 2002. La colonna IDENTIFICAZIONI riporta i soggetti secondo la moderna
terminologia, con riferimento al reperto antico o al suo modello.
La collocazione attuale delle sculture individuate è stata segnalata in parentesi tonda.
Sono state distinte con simboli diversi, rispettivamente: le sculture pubblicate nel
Catalogo I Giustiniani e l'Antico, le sculture identificate in altri studi,
quelle individuate nel corso di questa ricerca e suggerite come probabili, e quelle non
ancora rintracciate o scomparse.
E' stato redatto un elenco separato delle sculture Giustiniani individuate nelle
raccolte Torlonia secondo lo studio di C. Gasparri (con la collaborazione di I. Caruso),
Materiali
per servire allo studio del Museo Torlonia di scultura antica in "Atti della
Accademia Nazionale dei Lincei. Memorie. Classe di Scienze morali, storiche e
filologiche", XXIV, 1980, pp. 37-239. Non è stato possibile verificare direttamente
i materiali conservati in questa raccolta perchè attualmente non accessibile.
La Bibliografia è relativa alle sculture identificate.
Indice tavole Parte I
Indice tavole Parte II
Galerie Giustiniani, Catalogue figuré des tableaux de cette célèbre Galerie
by Galerie Giustiniani
(Paris, France); London, Charles Paul, 1760-1826
In 8, pp. 160 con 73 tavole fuori testo incise all'acquaforte. Br. muta coeva. Rara opera di Charles Paul Landon facente parte degli Annales du Musee et de l'ecole moderne des Beaux-Arts, seconde collection. Descrive alcuni dipinti facenti parte della Collezione Giustiniani accompagnando ciascuna descrizione dalla relativa tavola illustrata. La raccolta faceva parte della collezione dei due fratelli Benedetto e Vincenzo Giustiniani, comprendente opere italiane realizzate tra la fine del Cinquecento e il quarto decennio del Seicento. Nel 1815, il Re di Prussia decise di acquistare la parte piu' pregevole della Collezione, messa all'asta a Parigi dai successori della Famiglia già nel 1812. Nel volume sono descritte e illustrate opere dei fratelli Carracci, di Caravaggio, Dosso Dossi, Correggio, Leonardo da Vinci, il Parmigianino, Tintoretto, Tiziano e altri. Le ultime 50 pagine sono riservate alle opere della scuola fiamminga. L'opera
è completa delle 73 tavole (in qualche caso la tavola e' semplicemente spostata rispetto alla relativa scheda che la descrive).
Alcune immagini della "Galleria
Giustiniana" tratta dalla mia collezione personale.
Suggestioni della Galleria Giustiniana del marchese
Vincenzo Giustiniani’ in alcuni marmi del palazzo
Giustiniani di Genova di Alberta Bedocchi (in Quaderni della Società Ligure di Storia patria 12, 2022)
I GIUSTINIANI ALLA BERIO DI GENOVA E ALL'ACCADEMIA
LIGUSTICA
Martedì 25 maggio 2010 presso la Biblioteca Berio di Genova (Sala Chierici) si
è svolto l'incontro "I Giustiniani, signori genovesi dell'isola di Chio, dal Mediterraneo alla Terraferma"
in cui sono state illustrate le vicende storiche determinanti lo spostamento
degli interessi della famiglia Giustiniani dal Mediterraneo alla Terraferma
(secolo XVIII) e la peculiarità del loro inserimento nell'estremo limite orientale del territorio della Serenissima Repubblica di Genova
Al termine è stato proiettato il documentario
“I Giustiniani, una dinastia mediterranea” di Paraskevi Papacosta da un’idea di A. Waksman (France 3).Il filmato propone una serie di immagini di siti e monumenti legati alla presenza dei Giustiniani nell'area del Mediterraneo. Ne risulta un intenso viaggio tra storia e cultura, che riallaccia antichi legami tra popoli di diversa tradizione, arricchiti, grazie anche alla presenza dei Giustiniani, da testimonianze storico-artistiche appartenenti oggi al patrimonio culturale europeo.
Illustrazione della “Rete Giustiniani” costituitasi sotto l’egida della Comunità europea, che comprende e tiene vivi i rapporti tra le località mediterranee ed europee legate alla grande famiglia-albergo genovese.
Interventi:
Luciana Ferrari, Andrea Lercari (Curatori del volume
“I Giustiniani in Lunigiana. Tra La Spezia, Ceparana e Vezzano, una famiglia genovese e le sue dimore”)
Enrico Giustiniani (Presid. Comitato Gemellaggi Comune di Bassano Romano e “Rete Giustiniani”)
Paraskevi Papacosta (Architetto)
Eliana Maria Vecchi (Presid. Sez. Lunense Istituto Internaz.le Studi Liguri). E'
intervenuto l'Assessore alla cultura del Comune di Gravina in Puglia, ing.
Lorenzo Tremamunno che ha annunciato la prossima adesione del suo comune al
progetto "Rete Giustiniani".
La manifestazione ha seguito un incontro all'Accademia Ligustica coordinato dal Prof. Giulio Sommariva e dall'Ing. Alfredo Ansaloni Giustiniani che hanno presentato il recupero delle matrici della Galleria Giustiniani e le principali opere pittoriche esposte all'Accademia.
L'incredulità di S.Tommaso di Caravaggio - collezione Giustiniani
C'era un luogo,a Roma, dove i viaggiatori e gli appassionati d'arte
potevano toccar con mano, attraverso splendidi capolavori, la nascita, lo sviluppo,
l'articolarsi della pittura del Seicento. Questo luogo era il palazzo Giustiniani, di
fronte a San Luigi dei Francesi, dove erano raccolti circa 600 memorabili dipinti,
purtroppo dispersi all'inizio dell'Ottocento e finiti nei musei di varie nazioni.
A quattro secoli dalla sua formazione, nel 2001, il nucleo fondamentale della collezione
Giustiniani è ritornato nel palazzo di famiglia, oggi sede della Presidenza del Senato
della Repubblica Italiana: un'occasione irripetibile per comprendere il magico rapporto
che, in una antica collezione, legava le opere allo spazio che la conteneva. Le sale del palazzo sono state aperte per la prima volta al pubblico, offrendo l'immagine
di uno spazio privato ed esclusivo, lontano dagli sfarzi delle grandi sale barocche. Si
rivela così, in un percorso senza precedenti, l'atmosfera appartata di una cultura di
raffinati conoscitori, sensibili all'arte come alla musica, al teatro ed alla letteratura,
ma anche aperti alle suggestioni affascinanti della scienza galileiana. L'esposizione ha
permesso di ammirare settanta opere dei grandi protagonisti della pittura del XVI e XVII
secolo: Lorenzo Lotto, Veronese, I Carracci, Poussin, maestri italiani, francesi e
olandesi, e, soprattutto, le tele di Caravaggio, di cui Vincenzo Giustiniani fu il primo e
forse il più grande estimatore e collezionista.
ALLE RADICI DELLA STORIA DEI MUSEI
NAZIONALI: IL COLLEZIONISMO ROMANO DEL SEICENTO
BENEDETTO E VINCENZO GIUSTINIANI
Nella mostra è stata presentata la scoperta della prima versione del Cristo di Santa
Maria sopra Minerva eseguita da Michelangelo e rimasta incompiuta a causa di un difetto
nel marmo, una macchia sul viso emersa durante la esecuzione. I risultati della ricerca,
vagliata da un comitato di esperti di Michelangelo, sono pubblicati su The Burlington
Magazine, dicembre 2000. In un filmato le autrici della scoperta, Silvia Danesi Squarzina
e Irene Baldriga, spiegano perché la statua rintracciata in una chiesa di Bassano Romano
è del grande maestro toscano e come arrivò nella collezione Giustiniani. (A cura di:
kwArt & kwBroadcast)
vai
al filmato della scoperta del Cristo Portacroce di Bassano Romano
Grazie ad un progetto di Renato Passacantando per la Rai è nato il progetto "mostre
impossibili",un ricco apparato didascalico: multivisioni, documentari, film,
audio-video guide personalizzate a raggi infrarossi, musiche attinenti ai dipinti, DVD,
cataloghi, libri scritti ad hoc, siti Internet, rappresentazioni teatrali, programmi
televisivi ecc. su grandi artisti Italiani, online quello sul Caravaggio:
Tutta l'opera del Caravaggio: una mostra
impossibile
Il progetto Giove
sulla Collezione Giustiniani di Silvia Danesi Squarzina
LA GALLERIA GIUSTINIANA - PROGETTO DIGITALIZZAZIONE “SUPERBA ANTIQUA”
a cura della Biblioteca Universitaria di Genova
Altri link alla Collezione antica dei fratelli Vincenzo e Benedetto Giustiniani
"I GIUSTINIANI E
L'ANTICO" Nellottobre del 2001 a Palazzo Poli di Roma la mostra della
collezione classica del Marchese Vincenzo Giustiniani
Il cannone Giustiniani grazie al
contributo di Renato G. Ridella
Christina Strunck: Lhumor
peccante di Vincenzo Giustiniani Linnovativa presentazione
dellAntico nelle due gallerie di Palazzo Giustiniani a Roma (1630-1830 circa)
Il mitra di Kriton e la copia della
Collezione Giustiniani a cura di Claudia Valeri (presente nel giardino di Palazzo
Giustiniani a Bassano Romano)
"CARAVAGGIO IN PRUSSIA"
questo
il titolo della mostra a Berlino svolta nel giugno-settembre 2001 che a Roma si chiamava
"Caravaggio e i Giustiniani"