DISCENDENZA RECANELLI - GIUSTINIANI
Pietro Recanelli Giustiniani, fu il primo capo della nuova
Maona di Chios, a lui si fa discendere lo stipite Genovese dei Giustiniani, aveva sposato
Margherita, figlia del Doge Gabriele Adorno, cognato di Santa Caterina Fieschi da Genova.
Luogotenente papale a Smirne nel 1361, aveva progettato un matrimonio con Fiorenza, vedova
di Giovanni delle Carceri morto nel 1359 ed erede del duca Giovanni di Nasso e
dellarcipelago. Questo fu impedito dai Veneziani che nonostante stimasse il
Recanelli non voleva che i Genovesi prendessero possesso di Nasso. Pietro Recanelli
continuò ad amministrare Smirne fino al 1365 quando tornò a Genova e sposò Margherita
Adorno. Ammiraglio della Repubblica nei tumulti dei DOria nel 1365-1366, nel 1367
tratta in Cipro la pace con i Mammalucchi e ritorna a Smirne. Muore nel 1380, con un
testamento dell11 maggio dello stesso anno.
Prima di addentrarci nella discendenza diretta di Pietro Recanelli con il figlio Gabriele,
ci soffermiamo con altri tre: Pietro, Francesco e Tommaso che non è certo se furono
fratelli di Gabriele ma certamente parenti molto affini di cui si hanno delle note
storiche.
Pietro (vedi abecedario del Federici, Biblioteca missione urbane) fu
appaltatore di Chios nel 1364, officiale delle franchigie nel 1378, castellano di Spezia
nel 1378, ufficiale di guerra nel 1381, ufficiale per lesercito di Soria
pacificatore in Baviera nel 1398, al fianco dè dodici figlioli 1401, arbitro
per la Corsica nel 1404.
Francesco fu appaltatore a chios dal 1364 al 1373, sposò Nicolosa figlia di Pasquale de
Fornetto, come da testamento di Raffaele Fornetto del 1363. fu doge nel 1393.
Tommaso Giustiniani concluse con i Greci la riconferma legale del possesso dellisola
di Chios il 14 giugno 1367.
Ai fini della discendenza è certo che figlio di Pietro Recanelli fu Gabriele, consigliere
della Repubblica nel 1406, che sposò Flaminia q. Giovanni de Franchi Torturino da cui
ebbe un figlio che chiamò come lui Gabriele che sposò Violantina Giustiniani Longo q.
Paride da cui ebbe Pietro che sposò Bianchettina Giustiniani Garibaldi qu. Matteo.
In questo periodo troviamo un altro Francesco Giustiniani che fu appaltatore a Chios: un
suo testamento redatto da Antonio Credenza nel 1383, vende carati di Chios agli Adorni nel
1380, fu anziano nel 1391, ufficiale di provvigione nel 1395 e compra otto carati di chios
dai Fregoso nel 1390 sempre con atto di Antonio Credenza. Fu ufficiale di moneta, di spesa
ordinaria ed elettore nel 1405, rettore della repubblica nel 1413, ambasciatore presso il
Re di Francia nel 1404.
Lo stesso Pietro di Gabriele si trattenne per vario tempo a Chios per poi tornare a Genova
come capitano di galea nel 1521; conservatore dei privilegi nel 1523 e governatore della
Maona nel 1544. Da Pietro e Bianchettina Giustiniani nacquero tre figli: Vincenzo,
Pantaleo e Gabriele che sposò Maddalena Giustiniani Garibaldi da cui discendono i
Giustiniani di Ferrara. Nel 1565 Vincenzo era podestà di Chios e capo della maona.
Pantaleo (il cui testamento è dell8 maggio 1617) è il continuatore della
discendenza sposa Sobranetta Giustiniani Banca qu. Stefano da cui nascono due figli
Antonio e Tommaso.
Da Tommaso in linea retta Giovanni, Tommaso e Giovanni. Da Giovanni in linea retta
Giuseppe e da questultimo Girolamo capostipite del ramo di Savona.
Da Antonio, figlio di Pantaleo, marito di Pomellina Giustiniani Longo qu. Raffaello,
governatori nel 1600 discendono in linea retta Pietro, nato a Chios il 1570 ed ascritto al
Libro doro della nobiltà Genovese il 16 dicembre 1637 che sposa in prime nozze
Despina Giovanna Giustiniani e poi Camilla Giustiniani Longo. Da Pietro, il figlio Stefano
nato a Chios nel 1596 che sposa Marietta Giustiniani Garibaldi qu. Giovambattista. Da
Stefano, Francesco nato a Chios il 17 ottobre 1641 e ascritto al Libro doro di
Genova il 9 dicembre 1671, marito di Angela Soffietti qu. Domenico e Pantaleo. Da
Francesco e Angela nasce Stefano, nato a Chios il 24 aprile 1668, ascritto alla nobiltà
Genovese il 27 settembre 1693, marito di Isabella Marcopoli qu. Iacopo. Da loro nacque
Pietro nato a Genova il 1 maggio 1696, ascritto alla nobiltà genovese il 26 febbraio 1716
che sposò Maddalena Loellini qu. Francesco Maria da cui ebbe tre figli Saverio, Pantaleo
e Stefano. Stefano fu vescovo di Albelga. Da Saverio nato a Genova il 24 settembre 1744,
iscritto alla nobiltà Genovese l11 agosto 1759, che sposò Anna Oberti, nacquero
Pantaleo ed Alessandro, questultimo Cardinale. Pantaleo nato a Genova il 14 agosto
1780 sposò Anna Alberti e morì a Genova il 17 febbraio 1867 da cui ebbe sei figli:
Alessandro, Marianna, Angela, Pietro, Francesca Severia ed Alessandro. Di questi Marianna
sposò un Malpassuti di Tortona, Angela un Tancredi di Trebbiano. Morti i fratelli rimase
il solo Alessandro, nato a Genova nel 1832 marito di Maria-Giuseppa Giustiniani De
Fornetti da cui ebbe quattro figlie femine: Sofia, Matilde, cecilia e Guglielmina.
Dallaltro figlio di Stefano (di Pietro di Antonio), Francesco abbiamo Pantaleo, nato
a chios il 23 novebre 1649, ascritto alla nobiltà Genovese il 9 dicembre 1671, marito di
Maria Giustiniani Recanelli di Stefano qu. Bernardo da cui Francesco nato a Chios il 5
novembre 1668, ascritto alla nobiltà Genovese il 20 febbraio 1693 marito di Giacinta
Alerame qu. Giovanni Francesco Marchese di Altavilla e S. Alelasia ultimo di questa nobile
stirpe che vanta tra i suoi antenati Adelasia figlia dellimperatore Ottone Magno di
Germania. Da questo matrimonio nacque a Genova il 2 marzo 1730, Giacomo ascritto alla
nobiltà Genovese il 17 luglio 1746 marito di Caterina Doria qu. Ambrogio da cui ebbe
sette figli: Silvia, Francesco, Stefano, Marianna, Maria, Pietro e Benedetto. Tranne
Francesco e Pietro gli altri non ebbero discendenza o se la ebbero si spense con la prima
generazione (il marchese Stefano II sposò Valpurga Martignoni da cui nacquero Ignazio
morto giovane senza figli e aria soposa di Paolo Podestà di Sarzana. Dal marchese
Benedetto IV sposo della Marchesa Di Negro patrizi genovesi nacquero Giacomo, Francesco e
Cosimo decessi senza discendenza, Teresa-Carenza (sposa del marchese Gian Luca Reggi
genovese orto il 1871) e Maria-Maddalena nubile.).
Dal marchese Francesco, primogenito di Giacomo nato l11 luglio 1784, che sposò la
contessa Chiara Caimi qu. Giuseppe nacquero quattro figli: Cesare, Stefano, Giuseppe e
Giacomo. Cesare sposò Anna Grossi di Bollano e morì senza figli. Giuseppe, missionario
morì a Baltimora negli Stati Uniti, Giacomo non si sposò. Stefano nato il 29 agosto
1809, fu ufficiale di marina, si distinse nelle battaglie di Goito e S.Lucia nel 1848,
ebbe due mogli, dalla prima Caterina Barbieri ebbe due figli: Domenico-Ottone e Calista
che sposò un Bartolini. Dal marchese Domenico-Ottone nato il 23 febbraio 1841, tenente
dei carabinieri Genovesi, si distinse nella battaglia di Mentana nel 1867, sposò
Francesca Fabiani (o Fagiani) e da esse ebbe Pier Ferruccio capitano di cavalleria, nato a Genova il
10 febbraio 1866, marito della nobildonna Contessa Caterina figlia di Orazio Conte Avogli
Trotti patrizi di Ferrara, Stefano celibe e Giannina sposa del Colonnello Guerra medico di
marina.
Con lestinzione del ramo Giustiniani Negro-Banca di Roma discendenti del Marchese
Vincenzo Giustiniani, principe di Bassano, istitutore del fedecommesso, il titolo di
Principe di Bassano passa a Pier Ferruccio che porta anche il titolo di Duca di Corbara.
Dallaltro matrimonio di Stefano (figlio del marchese Francesco, primogenito di
Giacomo) con Angela Dassori nacquero Francesco e Ida, questultima sposò
lavvocato Dentoni di Sarzana.
Dal marchese Francesco, nato a Genova il 9 luglio 1861, maggiore di fanteria nel Regio
esercito di stanza a Livorno, sposo di Giuseppina Dongiovanni di Fossano, ebbe Lina nata
allAquila, Ida nata a Fiorenzuola dArda e Roul nato a Spezia.
Il marchese Pietro III (quinto figlio di Giacomo e Caterina Doria), ebbe due mogli dalla
prima contessa Teresa Picedi di Sarzana: Francesco (sposò Elisa contessa Scassi di Genova
dalla quale nacque Onofrio che morì bambino), Andrea (capitano di vascello sposò l
anobildonna Anna Asquer di Flumini di Cagliari dalle quale ebbe deu figlie Giuseppina
sposa di Carboni-Boi ed Enrico morto bambino), Luigi e Camilla sposa Grossi. Luigi
continuatore della discendenza di Pietro di Giacomo, ebbe due mogli, dalla prima Alberta
Bernucci di Sarzana da cui ebbe cinque figli: Pietro, Augusta sposata Battini-Rossi,
Guglielmina, Giuseppina e Maria-Pia. Dalla seconda Carlotta Cucchi ebbe altri quattro
figli: Giuseppe prelato domestico del Pontefice, Teresa sposa Meucci, Eugenia sposa del
nobile Picedi di Sarzana ed il Marchese Benedetto, prefetto che sposò Isa Barbaci ed ebbe
tre figli: Olga sposa Sertori, Aldo in geniere e Mario (con dimora a Vezzano Ligure e
Sarzana).