I GIUSTINIANI DI SMIRNE E LA COMUNITA' LATINA IN TURCHIA
Quando l'isola di Chios venne conquistata dagli Ottomani nel 1566, molte
famiglie si trasferirono a Costantinopoli. Si stabilisce una nuova corrente di scambi
commerciali e di relazioni tra i latini di Chios e di Genova e quelli di Costantinopoli.
nell'archivio di Propaganda e Fide a Roma è presente uno scritto del 1783 che indica la composizione del consiglio della Comunità Latina di Chios così composto:
Giuseppe Giustiniani (Sindico della Communità); Giacomo Giustiniani (Cancelliere),Oratio Veggetti, Emmanuelle Vernazza, Michele Guiduci, Giuseppe Grimaldi, Giovanni Badetti, Gio. Antonio d’Andria, Nicolas Alioti.
Dallo studio dei registri parrocchiali di Chios ora conservati nellisola di Tinos, e
di un manoscritto inedito, datato tra il 1825 e il 1830, di Giovanni Isidoro, sulla
dispersione dei documenti a seguito dellintervento Turco del 1822, troviamo i nomi
di alcune vecchie famiglie latine ancora presenti nellisola: de Portu, Ferando,
dAndria, Castelli, Corpi, Marcopoli, Guglielmi, Palassurò, Giuducci (Giudici),
Reggio, Roustan. E curioso che fino al XIX secolo non si pose il problema della
nazionalità dei latini di Chios sotto il governo Ottomano, in quanto nessuna
capitolazione particolare era stata firmata dopo il 1566, come fu fatto a Costantinopoli
nel 1453 tra Maometto II e la colonia genovese. Tutto lascia supporre che i latini
conservarono la propria nazionalità, altrimenti come si potrebbe spiegare come i latini
di Scio dopo esser migrati a Smirne, all'inizio del secolo scorso (XIX secolo), si trovino
portatori di una nazionalità straniera che, spesso, come nel caso del Giustiniani, si
trovò ad essere quella del loro paese d'origine Genova, dunque quella Italina. Dopo la
Conquista di Costantinopoli del 1453, alcune famiglie latine che avevano trovato rifugio
nelle isole dell'arcipelago Greco (Chios, Tinos, Syra, Naxos, Santorini), tornata la calma
e lordine, decisero di rientrare nella città dorigine. Questi casi isolati
diventarono abbastanza frequenti a partire dal 1537, quando le isole furono, una dopo
l'altra, conquistate dai Turchi.
Secondo i registri dei decessi di Santa Maria Draperis, importante parrocchia di
Costantinopoli, dal 1800 al 1855, il 33,09% delle persone decedute era costituito da
immigrati delle tre isole (Tinos 17,48%; Syra 13,43%; Chios 2,18%). Notiamo che quelli
già stabiliti a Costantinopoli rappresentano soltanto il 9,92% dei decessi. I latini
ottomani si riunirono sotto un corpo civile e religioso chiamato Magnifica Comunità.
Quando questa, negli anni quaranta dellOttocento, fu posta sotto la giurisdizione
del ministero degli Esteri, prese il nome di Cancelleria Latina Ottomana e la sua
attività continuò fino al 1927. Anche se la Comunità latina ottomana, per il fatto che
dipendeva spiritualmente da un'autorità (il sovrano Pontefice) che si trovava al di fuori
delle frontiere dell'Impero, non è stata riconosciuta ufficialmente dal governo Ottomano
come nazione o millet, ne possedeva tutte le caratteristiche e, senza averne tutti i
vantaggi accordati alle altre minoranze, adempieva gli obblighi che dipendono dal suo
statuto di soggetto tributario o raya. A partire dai registi dei decessi della chiesa di
Santa Maria a Costantinopoli, abbiamo rilevato dal 1800 al 1855, i nomi dei latini di
Chios: Braggiotti, Bragiotti, Carco, Caro, Castelli, Charo, Cochino, Coresi, Coressi,
Corpi, Doria, Gaidani, Gallizi, Giro, Giustiniani, Isidoro, Jobini, Jobiori, Justiniani,
Magnifico, Marcopoli, Marcopolo, Massoni, Nomico, Petier, Piperi, Renaccio, Tubini,
Vegeti, Xenopoulo, Zoratelli. La Comunità latina straniera visse la sua età d'oro dal
1839, data della promulgazione delle riforme di modernizzazione dell'Impero ottomano, fino
allabolizione delle capitolazioni con il Trattato di pace firmato a Losanna il 24
luglio 1923. La nuova Repubblica della Turchia non ritardò ad applicare un certo numero
di misure che andavano a liberalizzare il commercio dal dominio straniero unitamente a
quello esercitato dalle minoranze.
REPERTORIO DEI RELIGIOSI E DELLE RELIGIOSE D`ORIGINE LEVANTINA ED ALTRI DI IZMIR dallo Schedario dell`Arcidiocesi di Izmir
Pubblicazioni:
De Portu, Notice sur le Diocèse de Smyrne et le Vicariat apost. de l'Asie Mineure,
1908
Indicateur des professions commerciales et industrielles de Smyrne, de l'Anatolie, 1893
Missir Livio, Arbre Généalogique de la famille Missir (1671-1969), complété et
commenté par Livio Amadeo Missir, 1969
Missir Livio, Le cimetière catholique latin de Kemer (Smyrne), (1867-1967), 1972
Missir Livio, Familles latines de l`Empire Ottoman
Missir Livio, Le livre de raison de Nicorozis III de Portu (1729-1792?)
Il ramo dei Giustiniani, attualmente estinto a Smirne in Turchia, discendeva dalla
famiglia De Fornetti (Conti Palatini 1413), già marchesi, riconosciuti con
decreto ministeriale del Regno d'Italia del 22 febbraio 1893, nobili e patrizi genovesi
riconosciuti con decreto ministeriale del Regno d'Italia del 20 Giugno 1891. Vari membri
della famiglia Giustiniani De Fornetti emigrarono da Genova nel secolo XVI, e si
stabilirono, gli uni in Sicilia, altri in Spagna, ecc.L'ultimo discendente, di cui si
conosce l'origine era il marchese Francesco-Brizio-Edmondo Giustiniani nato a Smirne il 13
Gennaio 1840, Cavaliere Mauriziano e della Corona ditalia, figlio del Marchese
Niccolò, nato a Scio nel 1798, morto a Smirne nel 1872. Egli sposò Maria Giustiniani
De Fornetti nata a Smirne il 13 Dicembre 1842, ed ebbe nove nove figli: Maria (nata
a Smirne nel 1842 sposata a Emilio Levante I.R. Vice Console Austro Ungarico ad
Alessandretta), Emilia (sposata ad Ernesto Guillois), Edmondo (nato il 1869 sposato alla
baronessa Maria Aliotti), Anna (nata nel 1870, monaca), Laura (sposata a Pietro
Filippucci), Giovanna, Niccolò (nato nel 1875), Margherita e Cristina .
La presenza dei Giustiniani a Smirne è confermata dal documento sottostante che elenca i
mercanti non Musulmani nel 1786 operanti a Smirne (per gentile concessione di Alex
Baltazzi).
sulla presenza delle famiglie Levantine tra cui i Giustiniani a Smirne e
nell'Asia Minore, consiglio i seguenti link:
Giustiniani di Livorno
LEVANTINE HERITAGE diversi
contributi in inglese sulla storia delle famiglie levantine.
Cenni sugli
italiani di Istanbul e sulla levantinità di Alessandro Pannuti.
I Levantini: gli italiani di Costantinopoli di Domenico Nocerino.
Familles Italiennes de Chios
Sulla presenza degli Italiani a Smirne nei primi anni del novecento lo stralcio della
strenna sugli Italiani all'estero di A. Frangini (Bologna tipografia Aurora 1903): Italiani in Smirne strenna
nazionale cenni biografici .
Tra le pubblicazioni, in francese da "Les Cahiers du Bosphore" ("Les
éditions ISIS Istanbul"), da cui è stato tratto parte di questo contributi, il
libro di Rinaldo Marmara su "Chio - Le tremblement de terre de 1881 d'après les
rapports de l'époque" contenente gli indice dei registri dei battezzati delle Chiese
Cattoliche di Tinos e Chios dal 1707 al 1727 e dal 1814 al 1988 che ci portano indicazioni
preziose sull'origine delle famiglie stabilitesi su quest'isola ed il capitolo "I
Giustiniani di Chios" di Enrico Giustiniani (nel testo in Italiano).
Per chi volesse acquistare il testo: Casa
editrice ISIS - Istambul
DAI GIUSTINIANI ALL'UNIONE EUROPEA
UN PERCORSO CONTINUO
Si è svolto il 17 aprile 2004, a Bassano Romano (Viterbo) in collaborazione con
l'Amministrazione Comunale e la Lega Italo-Ellenica, il convegno dal tema: "DAI
GIUSTINIANI ALL'UNIONE EUROPEA UN PERCORSO CONTINUO".
All'evento hanno partecipato i Comuni Italiani di: Mirano (Venezia), Ortona (Chieti),
Caprarica (Lecce), Amelia (Terni), Lari (Pisa), il Comune Francese di Bastia, i comuni
Greci di Chios ed Homiroupolis. Il convegno è stato patrocinato dal Senato della
Repubblica, dal Sovrano Militare Ordine di Malta delegazione Granpriorale Ligure, dalla
Regione Lazio e dalla Provincia di Viterbo
Le relazioni hanno analizzato il percorso storico dei Giustiniani, da diverse angolazioni:
dallepopea della marineria genovese nel levante fino al collezionismo seicentesco
dei grandi mecenati e alle suggestioni architettoniche della Villa di Bassano. Un lungo
viaggio tra storia e cultura per riallacciare, nello spirito Europeista, gli antichi
legami tra popoli di diverse culture e società.
Le amministrazioni intervenute, si sono impegnate a predisporre un protocollo
dintesa, per dare seguito a questa iniziativa, anche al fine di realizzare un
organismo permanente, tra vari soggetti non solo pubblici, atto a valorizzare eventi
futuri per conto dei suoi partner, anche attraverso una Fondazione con una pluralità di
soci attivi con la finalità di salvaguardare i beni storico-culturali, per la
valorizzazione piena dei siti, palazzi, oggetti, memorie dell'illustre casato. Questo
organismo potrà presentare proposte di interventi integrati, cofinanziati dai fondi
strutturali europei per gemellaggi tra diverse comunità ed il recupero di siti
urbanistici di interesse storico, artistico - culturale, villaggi tradizionali in stato di
abbandono e di degrado. Il progetto avviato rimane comunque aperto sia ad associazioni
private che ad altri enti pubblici come altri comuni che in ogni momento possono farne
parte. Già hanno dato la loro adesione i comuni di Fauglia (Pi), Monterinaldo (Ap), e
Aghios Minas, Ionias e Kampochora (Grecia)
Gli atti sono stati presentati in anteprima a Chios il 31 agosto 2005 ed a Roma il 1
dicembre 2005 presso la Sala dei Presidenti di Palazzo Giustiniani di Roma, con il
patrocinio del Senato della Repubblica, da Enrico Basso, archivista di Stato direttore
nella Sovrintendenza Archivistica per la Liguria e Christina Strunck, Assistente
scientifico della Biblioteca Hertziana.
Venerdì 7 aprile 2006, a seguito la presentazione Genovese nella cornice
del Complesso Monumentale si SantIgnazio presso lArchivio di Stato. Un
simbolico ritorno nella città di origine della famiglia, durante le manifestazioni
Genovesi dellottava settimana della cultura. Patrocinatore dellevento oltre il
Senato della Repubblica, il Sovrano Militare Ordine di Malta Delegazione Granpriorale
Ligure.
Gli atti, già presenti nei cataloghi di diverse Biblioteche pubbliche, sono stati
presentati da Giovanni Assereto, ordinario di storia moderna dellUniversità di
Genova che ha commentato i contributi storici al volume e da Christina Strunck, assistente
scientifico della Biblioteca Hertziana di Roma che ha commentato gli aspetti più
artistici ed architettonici trattati nel volume. Alfonso Assini, funzionario
dellArchivio Genovese, è intervenuto sul lascito fedecommissorio di Vincenzo
Giustiniani, la cui contabilità e molti degli atti notarili rogati per conto di questa
famiglia sono conservati nellArchivio stesso. Durante la manifestazione, sono stati
esposti, a cura dello stesso Assini, Ignazio Galella e Roberto Santamaria, alcuni dei più
significativi documenti dell'Archivio Giustiniani, in rapporto soprattutto alle loro
committenze artistiche, disegni (fra cui il bellissimo stemma della famiglia), stampe e
incisioni (dalle collezioni del marchese Giustiniani verrà una copia della "Galleria
Giustiniana"), monete e oggetti legati alle funzioni dogali e di rappresentanza
svolta da alcuni membri della famiglia., provenienti anche da alcune preziose collezioni
private.
Il codice ICCU del libro nel database delle Biblioteche Italiane è IT\ICCU\IEI\0241428
, clikkando il link potete visualizzare le biblioteche dove è presente il libro.
Redazionale con foto sul
Convegno a Bassano Romano
Redazionale con foto
sulla presentazione degli atti a Roma
Articolo degli atti a Roma sulla
"Croce Ottagona" periodico della Delegazione Ligure del SMOM gennaio 2006 n.23
con il discorso del Delegato dell'Ordine Giovanni Della Croce di Dojola
Redazionale con foto sulla
presentazione degli atti a Genova
Articolo degli atti a Genova sulla
"Croce Ottagona" periodico della Delegazione Ligure del SMOM aprile 2006 n.26
Intervento del delegato alla cultura
di Bassano Romano alla presentazione degli atti a Genova
INDICE DEGLI ATTI (dove disponibili dei brevi estratti dei contributi)
1) Lettera di saluto del senatore Marcello Pera, presidente del Senato della Repubblica.
2) Presentazione di Giovanni Della Croce di Dojola, delegato granpriorale per la Liguria
Del Sovrano Militare Ordine di Malta. 3) Presentazione di Giuseppe Marchetti, sindaco del
Comune di Bassano Romano. 4) Fu Giustiniano leponimo
fondatore del casato? Introduzione a cura di Enrico Giustiniani. 5) PARASKEVI
PAPAKOSTA - Introduzione al convegno in lingua greca moderna 6) GABRIELLA AIRALDI - Genova e il Mediterraneo. 7)
STEFANO GRILLO di RICALDONE - I
Giustiniani: cives e reges. Le distinzioni nobiliari del ceto
dirigente genovese dalletà comunale ai riconoscimenti della regia Consulta
Araldica. 8) ANDREA LERCARI - La vicenda storica
dellalbergo Giustiniani: dalla fazione popolare al patriziato sovrano della
Repubblica di Genova. 9) SILVIA DANESI SQUARZINA - Il Cristo portacroce di
collezione Giustiniani. Prima versione incompiuta di unopera di Michelangelo. 10)
MANUELA TOZZI RAMBALDI - Il
Campos di Chios, caratteri e confronti. 11) VALERIA MONTANARI - Orientamento e prassi del
restauro a Chios. 12) PARASKEVI PAPACOSTA - Sulle tracce dei Giustiniani
nella storia dellarchitettura di Chios, Bassano Romano, Gravina in Puglia e
Caprarica di Lecce. 13) DIMITRIS PAPALIOS - Il progetto di parco medievale tematico
come valorizzazione dei beni architettonici a Chios. 14) RINALDO MARMARA - La formazione
della comunità latina a Costantinopoli e le migrazioni da Chios. 15) AGOSTINO BURECA - La
Villa di Vincenzo Giustiniani a Bassano Romano: interventi e prospettive per la tutela e
la valorizzazione. 16) RITA FABRETTI - I Giustiniani a Bassano: rapporti
tra potere centrale e locale (sec. XVII e XVIII). 17) ANGELO CASERTANO - Il Monastero di San Vincenzo:
dallidea di Vincenzo Giustiniani alla donazione Benedettina-Silvestrina. 18)
REMO DE MARTINO - Il viaggio di San Tommaso apostolo da Chios a Ortona. 19) ALEXANDRIS
EVANGHELOS - Progetto di
gemellaggio fra Comunità Mediterranee unite da percorsi storici comuni. 20) EMMANUEL
VASTA e JEAN BAPTISTE RAFFALLI - La Villa Giustiniana a Bastia. 21) BARBARA SILVANI - Il
palazzo Giustiniani di Amelia. 22) GIAMPAOLO GRASSI - Il modello socio economico di Chios:
riscontro nei modelli di organizzazione agricola e dimprenditoria nella Val
dEra e sulle colline pisane. 23) MARIO ESPOSITO - Ville Venete nel territorio di
Mirano. 24) ALESSANDRA ZABBEO - I Giustinian a Mirano e il loro insediamento.
Gli Atti sono acquistabili presso la tipografia: Tipografia
Pioda Viale Borelli, 15 Tel: 06 44701500 Fax: 06 4451 862 - info@pioda.it
BASSANO ROMANO-CHIOS:
ANTICHI LEGAMI E NUOVI PERCORSI NELLO SPIRITO EUROPEO
Atti del II° convegno internazionale sulle architetturee collezioni artistiche dei
Giustiniani
Si è svolto dal 6 al 10 settembre 2006, lincontro tra i cittadini del Comune di
Bassano Romano, nella Tuscia Viterbese, e quelli dei Comuni di Aghios Minàs e Kampohòra
dellisola Greca di Chios, nellambito del progetto co-finanziato
dallUnione Europea per la cittadinanza attiva gemellaggio di città. Il
tema del gemellaggio venne proposto per prima volta durante il convegno internazionale
svolto a Bassano Romano nellaprile del 2004, Dai Giustiniani allUnione
Europea: un percorso continuo, un lungo viaggio tra storia e cultura per riallacciare,
nello spirito europeista, gli antichi legami tra popoli di diverse culture arricchite,
grazie anche alla presenza dei Giustiniani, da testimonianze storico-artistiche,
appartenenti oggi al patrimonio culturale europeo.
In un atmosfera cordiale e informale, la delegazione Chiota, arrivata mercoledì 6
settembre allaeroporto di Fiumicino, è stata accolta dal Sindaco insieme alla
Giunta Comunale e da numerosi giovani dellAssociazione Culturale Bassanese. Il
gruppo Greco, nei due giorni successivi ha visitato i luoghi di principale interesse nella
cittadina Viterbese e nella capitale.
Sabato 9 settembre si è svolta la parte ufficiale del programma, presentata in questo
volume dAtti (in Italiano e Greco), aperta dal secondo convegno internazionale di
studi storico-scientifici, presentato in italiano e in greco, intitolato Bassano
Romano-Chios: antichi legami e nuovi percorsi comuni nello spirito europeo, svolto nella
suggestiva Sala dei Cesari del Palazzo Giustiniani. I relatori, rappresentanti della
Pubblica Amministrazione, scienziati e studiosi, hanno ripercorso gli antichi legami che
uniscono le comunità Italo-Greche intervenute. Dal 1347 al 1566 i Giustiniani furono gli
amministratori per conto della Repubblica Genovese dellisola di Chios nellEgeo
nord orientale. Alcuni di loro dal 1595 al 1854, dimorarono nel feudo di Bassano Romano.
Il gemellaggio tra le comunità Chiote e quella Bassanese è un atto di amicizia nel
comune legame con la presenza di questa famiglia e con l'eredità ideale, architettonica e
culturale che essa ha lasciato ai posteri italiani e greci. Al convegno ha fatto seguito
la firma ufficiale del Patto di Amicizia tra i comuni intervenuti. Nel pomeriggio la
manifestazione si è chiusa con lesibizione del Gruppo Bandistico Bassanese e dei
danzatori di Aghios Minàs e Kampohòra, presso il Monastero di San Vincenzo Martire,
seguita da una serata musicale.
Domenica 10 settembre, la delegazione Chiota è tornata in Grecia, dando appuntamento ai
Bassanesi nellisola del mastice per il 2007.
Il libro d'atti è stato curato da Enrico Giustiniani e Paraskevi Papakosta
Nelle prime pagine del presente volume dAtti, vengono presentati brevemente i tre
Comuni e immagini dagli archivi dei relatori, nonchè i saluti dei Sindaci e dei membri
della Pubblica Amministrazione. Segue un breve intervento del Presidente del Comitato
Organizzatore Enrico Giustiniani, sul progetto di partenariato Europeo della Rete
Giustiniani e la cittadinanza Europea attiva. La sezione di carattere scientifico
del convegno apre con il testo di Cecilia Mazzetti di Pietralata, storico dellarte,
relativo allopera dei fratelli mecenati Vincenzo e Benedetto Giustiniani, nati a
Chios nella metà del XVI secolo, i cui palazzi a Roma e a Bassano, furono dei veri e
propri luoghi darte - Accademie - dove oltre ad ammirare la splendida
collezione di statue e dipinti, gli artisti cercavano atmosfere e spunti per la loro
ispirazione; un crocevia di incontri artistici nel seicento, dal Nord Europa al
Mediterraneo, un patrimonio culturale di enorme valore, lasciato in eredità ai posteri.
Segue lo studio analitico di Paraskevi Papacosta dedicato alle architetture dei
Giustiniani di Chios a Bassano Romano. La relatrice enfatizza il valore urbanistico del
complesso territoriale ed alcuni caratteri peculiari comuni che ricollegano Bassano a
Chios. Attraverso questa nuova lettura panoramica dellinsieme, basata
sullanalisi diretta e su ricostruzioni storiche, contribuisce al processo di
conservazione e valorizzazione del sito storico.
Le ricerche darchivio delle famiglie Anguillara di Ceri e Giustiniani di Negro a
Roma e a Viterbo hanno contribuito allo svolgimento dellanalisi, dedicata al
giardino di Vincenzo Giustiniani, dellarchitetto della Soprintendenza per i Beni
Architettonici ed il paesaggio del Lazio, Agostino Bureca responsabile del programma di
conservazione della villa Giustiniani-Odescalchi a Bassano Romano. Nonostante lovvio
rinnovo della vegetazione e del deperimento della materia permangono tuttoggi
diversi caratteri delloriginario genius loci del giardino, dovuti alle aspirazioni
antiquarie e alle suggestioni europee del noto mecenate da Chios.
Don Cleto Tuderti, già Priore del Monastero di San Vincenzo, ha sviluppato il tema del
Mausoleo voluto dal Marchese Vincenzo per la sua famiglia, evidenziando altri
aspetti, correlati alla religiosità e spiritualità dei Giustiniani, non meno eloquenti
ed attuali, che mettono in luce singolare la poliedrica figura di Vincenzo Giustiniani.
Rinaldo Marmara si sofferma sullimportanza dei registri parrocchiali di Chios
presenti a Tinos e su quelli di Costantinopoli, ricchi di testimonianze ed appunti, di cui
alcuni sono del tutto ancora sconosciuti agli studiosi e altri necessitano di essere
ricatalogati e soprattutto preservati dallincuria del tempo.
Al suo intervento ha seguito quello di Manolis Vournous della Chiesa degli Aghii Sarànda
a Thimianà. Larchitetto offre una lettura aggiornata compiuta sui ruderi della
chiesa e su precedenti studi personali. È interessante il fatto che dopo secoli di
storia, si rispecchiano ancora le influenze genovesi nellarchitettura chiota.
Dimitris Kokkinakis attraverso la sua antologia critica introduce allarte medica e
farmaceutica di Chios nel periodo genovese dellisola. Sintetizza il sistema
sanitario chiota del passato, ricorrendo a parallelismi con le istituzioni adottate dalle
repubbliche marinare nella penisola italica. Largomento sulle farmacie portatili e
sullarte degli speziali apre nuovi orizzonti negli studi chioto-bassanesi.
Alice Gànou, con un intervento semantico, ha evidenziato come esistano ancora, nel
dialetto Chiota, termini vernacolari di derivazione Genovese e Italiana. Questi
cromatismi locali potrebbero ricollegarsi alle manifestazioni
periferiche della matrice latina nellEgeo e più in generale nel
Mediterraneo.
Cogliendo loccasione di questo nuovo convegno organizzato nellambito del
progetto di gemellaggio tra Bassano e Chios, sono stati inseriti due nuovi contributi di
sintesi e di approfondimento scritti dai curatori della presente opera collettiva. Essi
contribuiscono al riconoscimento dellopera e allapprofondimento di alcuni dei
temi affrontati dai relatori che parteciparono al primo convegno internazionale Dai
Giustiniani allUnione Europea: un percorso continuo, svolto a Bassano Romano
nellaprile 2004 che tematicamente aveva introdotto la proposta di gemellaggio.
Enrico Giustiniani ricorda i temi illustrati negli atti del primo convegno, curati da lui
stesso, che presentò al palazzo Giustiniani di Roma al Senato il 1 dicembre 2005 e
successivamente al Archivio di Stato di Genova il 7 Aprile 2006 ove sono state aggiunte
nuove valutazioni e commenti costruttivi di natura critica, sulle relazioni di contenuto
scientifico. Il secondo testo di Paraskevi Papacosta chiude il presente volume, offrendo
nuove prospettive di studio. La studiosa percorre i temi relativi alle architetture del
passato conservate nelle antiche Terre dei Giustiniani. Segue una nuova lettura a
campione, mirata, con relativa documentazione fotografica o grafica di alcune architetture
monumentali in stato di rovina ed altre memorie dei Giustiniani di Chios. Il testo è
caratterizzato da meditazioni storico-critiche, verificate direttamente sui testi
architettonici e dallindividuazione di alcuni valori inespressi dalla
letteratura che potrebbero essere capaci di suggerire nuove iniziative e soluzioni
progettuali finalizzate alla conservazione e al recupero di questi siti degradati.
INDICE DEGLI ATTI
FRANCESCO BROGLIA - Presentazione Atti; ENRICO GIUSTINIANI E PARASKEVI PAPACOSTA -
Introduzione al convegno internazionale nellambito del progetto di gemellaggio tra i
Comuni di Bassano Romano, Aghios Minàs e Kampohòra di Chios; Presentazione dei Comuni
del gemellaggio-Saluti ; Messaggio di Benvenuto ai cittadini di Aghios Minàs e
Kampohòra; Saluto del Sindaco di Bassano Romano Luigi De Luca; Saluto dellAssessore
alla cultura di Bassano Romano Vittorio Ronconi; Presentazione del Comune di Bassano
Romano; Saluto del Sindaco di Aghios Minàs Ionnis Pantelàras; Breve presentazione
dellisola di Chios; Presentazione del Comune di Aghios Minàs; Saluto del
Vice-Sindaco di Kampohora Charilaos Koutsouràdis; Presentazione del Comune di Kampohora; Presentazione
progetto Rete fra città gemellate; ENRICO GIUSTINIANI Il progetto di parternariato e di
gemellaggio fra comunità Europee unite da percorsi storici comuni. La cittadinanza
Europea attiva; Relazioni di contenuto scientifico sulla storia e la cultura di
Bassano Romano e Chios ; CECILIA MAZZETTI DI PIETRALATA - Dal nord Europa al
Mediterraneo: i palazzi Giustiniani di Roma e Bassano nel seicento, crocevia di incontri
artistici; PARASKEVI PAPACOSTA - Architetture dei Giustiniani di Chios a Bassano
Romano:storia e caratteri; AGOSTINO BURECA - Aspirazioni antiquarie e suggestioni europee
nel giardino storico del palazzo Giustiniani a Bassano Romano; CLETO TUDERTI - Il mausoleo
di S.Vincenzo Martire in Bassano Romano. Contributo per un gemellaggio; RINALDO MARMARA -
La storia non è mai completa
. e neppure quella dei Giustiniani; MANOLIS VOURNOUS -
La chiesa degli Aghii Sarànda a Thymianà di Chios; DIMITRIS KOKKINAKIS - Breve
introduzione allArs medica e farmaceutica nella colonia genovese di Chio. Dai primi
ospedali al cofanetto dei medicinali di Vincenzo Giustiniani; ALICE GANOU - L' influenza
della lingua italiana sul linguaggio Chiotico; Termini vernacolari di origine italiana o
genovese presenti nel dialetto Chiota; Firma del Patto di amicizia e
fratellanza; Retrospettiva e approfondimento sui temi del 1° convegno
internazionale di Bassano Romano; ; ENRICO GIUSTINIANI - Sintesi del convegno di
Bassano Romano del 17 aprile 2004: Dai Giustiniani allUnione Europea: un percorso
continuo; PARASKEVI PAPACOSTA - Un percorso nelle antiche Terre dei Giustiniani:
retrospettiva e approfondimento sui temi architettonici del primo convegno di studi a
Bassano Romano; Ringraziamenti.
Il codice ICCU del libro nel database delle Biblioteche Italiane è IT\ICCU\IEI\0284266
, clikkando il link potete visualizzare le biblioteche dove è presente il libro.
Gli atti sono stati presentati una prima volta il 12 maggio 2007 a Bassano Romano dal
Prof. Francesco Broglia e dallArch. Michele Campisi con il patrocinio della
Sovrintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio del Lazio (Redazionale presentazione di Bassano
Romano a cura di Domenico Vittorini - Gazzetta Bassanese n. 124 giugno 2007). A
seguito poi la presentazione a Roma il 28 novembre 2008 nella sala Capitolare presso il
Chiostro del Conventodi Santa Maria sopra Minerva Senato della Repubblica.
La Sala Capitolare costruita per volontà di Vincenzo Giustiniani, generale dei
Domenicani, nel XVII secolo, ancora conserva sul soffitto gli stemmi della famiglia
Giustiniani.
Sono intervenuti Silvia Danesi Squarzina, ordinario di Storia dellArte Moderna
dellUniversità di Roma Sapienza e Alessandro S. Curuni, ordinario di Restauro
dellUniversità di Roma Sapienza. Ha introdotto i lavori Francesco Broglia, Docente
di Rilievo dellArchitettura dellUniversità di Roma Sapienza. Al termine della
presentazione è stato proiettato un documentario sui Giustiniani
(vai al video dell'introduzione clikkando il link), creato e montato dall'architetto
Papacosta.
Redazionale con foto sulla
presentazione del secondo libro degli atti a Roma il 28 novembre 2008
Gli atti, saranno presentati anche a Genova in primavera 2009 in data ancora da definire.
Il volume "Bassano Romano
- Chios: antichi legami e nuovi percosi nello spirito europeo", è acquistabile su
richiesta presso la Tipografia Pioda di Roma in
Viale Ippocrate, 154 -
Tel: 06 44701500 Fax: 06 4451 862 - info@pioda.it
IL PROGETTO DELLA RETE GIUSTINIANI
Un filo rosso unisce alcuni piccoli comuni Italiani ed Europei, la presenza nel corso dei secoli della Famiglia Genovese dei Giustiniani, importanti tracce architettonicche ed antropologiche da valorizzare e da collegare nel tempo e nello spazio, percorsi turistici comuni per uno scambio di idee e confronti per riallacciare gli antichi legami in uno spirito Europeista.
Grazie all'iniziativa dell'Assessore al patrimonio della municipalità Francese di
Bastia, è recentemente uscito (gennaio 2008), prodotto da Vision Internationale e da
France 3 per la regia di Andrè Waksman il documentario "Les Giustiniani une saga
méditerranéenne". Il documentario di circa un ora, a cui ho fattivamente
collaborato, ha richiesto quasi due anni di lavori; l'opera, in francese (con alcuni brani
in Italiano sottotitolati) traccia il lungo percorso antropologico e storico della
famiglia Giustiniani, toccando le località dove più si è sentita la presenza di questa
famiglia: Genova, il levante ligure, Chios, Roma, Palermo, la Corsica e Bassano Romano.
Sono in possesso della copia, informalmente potrei accontentare, nei limiti del possibile,
chi me ne facesse gentile richiesta.
Il film, apparso sulla trasmissione "Orizzonti" su France3-Corse il 10 maggio
2008 è online sul sito della France 3 - corse in questo link:
"I Giustiniani, une saga méditerranéenne"
(100508)